Avarizia: Le carte che svelano ricchezza, scandali e segreti della chiesa di Francesco (Italian Edition) by Emiliano Fittipaldi

Avarizia: Le carte che svelano ricchezza, scandali e segreti della chiesa di Francesco (Italian Edition) by Emiliano Fittipaldi

autore:Emiliano Fittipaldi [Fittipaldi, Emiliano]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858823507
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2015-11-04T23:00:00+00:00


Il moralizzatore spendaccione

Francesco dal suo braccio destro proprio non se l’aspettava. A gennaio del 2015 qualcuno ha infatti inviato al papa tutte le voci di spesa della neonata segreteria per l’Economia, che Bergoglio aveva affidato qualche mese prima a George Pell, il cardinale chiamato dall’Australia per raddrizzare usi e abitudini nefaste della curia che ha spadroneggiato durante l’era di Benedetto XVI. Bergoglio ha inforcato gli occhiali, ha scorso la lista, una ventina di pagine fitte di numeri e fatture, e raggiunta l’ultima pagina ha scosso la testa sconsolato: il suo protetto aveva investito centinaia di migliaia di euro per voli in business class, vestiti su misura, mobili di pregio, perfino per un sottolavello da 4600 euro.

Un elenco di spese pazze che ha raggiunto per appena sei mesi di attività del nuovo dicastero un totale di oltre mezzo milione di euro. Il prelato venuto da Melbourne per mettere a posto i conti del Vaticano, però, non ha battuto ciglio di fronte ai mugugni. E a chi lo criticava ha risposto secco di fidarsi di lui, di aver comprato solo quello che serviva per il suo lavoro. Eppure le carte parlano chiaro, e Oltretevere sono in tanti a essere rimasti di stucco davanti alle uscite del centro di costo del ministero (numero D70000) nato con l’obiettivo dichiarato di moralizzare il corrotto clero di Roma. Da luglio 2014 a gennaio 2015 gli esborsi hanno infatti toccato i 501 mila euro, tra computer, stampati interni, stipendi monstre per amici degli amici, vestiti messi in conto al Vaticano, affitti, biglietti aerei, arredi di lusso e tappezzeria su misura.

Non male, per un ente che non era ancora operativo (gli statuti sono stati approvati solo il 22 febbraio 2015) e per un ufficio dove lavoravano appena tre persone. Per fare un confronto, il neo consiglio per l’Economia ha speso nello stesso periodo 95 mila euro, meno di un quinto, nonostante sia composto da ben 15 membri. Le cifre che questo libro pubblica in originale sono un paradosso per chi, come Pell, in un rapporto interno sulle “Politiche di Financial Management” ha invitato gli altri cardinali a capo di ministeri vaticani a “rafforzare il processo di pianificazione affinché le risorse economiche siano destinate alla missione della Chiesa secondo criteri di efficienza, efficacia e una gestione saggia e ragionevole delle risorse”.

Il primo atto di George è stato quello di assumere il suo economo personale, Danny Casey, con un appannaggio da 15 mila euro al mese. Esentasse, naturalmente. Il monsignore per il suo commercialista di fiducia vuole il meglio. Così la segreteria gli ha pure affittato una casa da 2900 euro al mese a via dei Coro-nari e ha pagato arredi di qualità per l’ufficio e per l’abitazione: le tabelle segnano alla voce “tappezzeria” 7292 euro, quasi 47 mila euro per “mobili e armadi” (tra cui il “sottolavello” da 4600 euro), oltre a lavoretti vari da 33 mila euro.

Spulciando i rendiconti di spesa si scopre che il cardinale (o uno dei suoi segretari) ha messo in nota spese anche gli



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